INFERNO di Dan BROWN
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"Langdon le spiegò in poche parole che, nel suo mondo di simboli, la forma inequivocabile della maschera dal lungo becco era praticamente sinonimo della Morte Nera, la letale pestilenza che nel 1300 aveva devastato l'Europa, arrivando a uccidere in alcune regioni un terzo della popolazione."
Dan Brown si è imposto nella scena letteraria internazionale con il bestseller "Il Codice da Vinci", che ha venduto 80 milioni di copie. Da allora ogni sua nuova uscita è subito un successo.
Il protagonista di Inferno è l'amatissimo Robert Langdon, il professore di storia dell'arte e simbologia che abbiamo accompagnato nelle altre avventure.
Tutto il racconto si svolge straordinariamente in un solo giorno, ma in ben 3 città diverse: Firenze , Venezia e Istanbul.
La caratteristica principale del libro è una massiccia presenza di nozioni artistiche che noi non possiamo che gradire, in un vortice di grandi capolavori e bellezze mozzafiato che smorzano un po' la tensione crescente della vicenda.
Robert si sveglia in un letto d'ospedale e si accorge subito di non riuscire a ricordare nulla degli ultimi due giorni. Ma pensare è l'ultima cosa che può fare: c'è una misteriosa e pericolosa questione da risolvere.
Tra inseguimenti, rifugi segreti e ambigue organizzazioni internazionali Dan Brown tiene il lettore con il fiato sospeso fino all'ultima pagina.
Il filo conduttore del romanzo è il capolavoro di Dante, la Divina Commedia, che terzina dopo terzina svela l'oscuro enigma.
Il piacere di leggere Inferno è sapientemente bilanciato su tre piani: i frequenti e precisi riferimenti culturali, una scrittura egregia tra sottile ironia e azione, e una lucida e illuminante visione della società attuale, lo rendono una meraviglia letteraria.
Fa sempre piacere quando uno scrittore internazionale dimostra la sua passione per la cultura italiana, e Inferno sembra un vero omaggio al Bel Paese.
Dan Brown firma un nuovo intelligente thriller con grande maestria.