MUSEO ARCHEOLOGICO LATENIUM - NEUCHATEL
Partendo dal centro di Neuchâtel, in pochi minuti di bus o di auto, si arriva al più grande museo archeologico della Svizzera.
In questi giorni di fine autunno, saprà tenervi al sicuro dalle imprevedibili condizioni climatiche del posto.
Ma soprattutto, entrando nel Laténium, potrete percorrere un eccezionale viaggio indietro nel tempo!
Ma soprattutto, entrando nel Laténium, potrete percorrere un eccezionale viaggio indietro nel tempo!
Il museo, è immerso in un bellissimo parco archeologico, dove spiccano resti antichi e ricostruzioni delle affascinanti abitazioni preistoriche del posto.
Questo parco è aperto a tutti, e in una bella giornata è il luogo ideale per passeggiare liberamente circondati dall'archeologia.
Questo parco è aperto a tutti, e in una bella giornata è il luogo ideale per passeggiare liberamente circondati dall'archeologia.
Il museo invece, si trova in un edificio immenso inaugurato nel 2001, dopo la massiccia quantità di rinvenimenti archeologici accumulati, grazie a degli scavi effettuati per stabilizzare il livello del lago di Neuchâtel negli anni 60.
Il progetto architettonico del Laténium, venne affidato, in seguito ad un concorso internazionale, ad uno studio di 5 giovani architetti di Ginevra.
Laténium in cifre:
Lunghezza dell’edificio
117 m.
Superficie
6’600 m2 (di cui 2467 m2 di superficie espositiva e 553 m2 di depositi per le collezioni).
Superficie del parco
2,5 ettari.
Costo totale della costruzione
31 milioni di franchi.
Questo edificio accoglie: il museo, l’ufficio di archeologia cantonale e la cattedra universitaria di archeologia preistorica.
Ciò permette ai ricercatori di lavorare in stretto contatto con il pubblico.
Se gli oggetti esposti sono in tutto 3000, infatti, nei depositi vi sono quasi mezzo milione di reperti, ancora in fase di inventario e di studio, che durante eventi particolari, vengono resi accessibili anche ai comuni visitatori.
Il percorso espositivo del Laténium, è stato pensato come un'ideale passeggiata indietro nel tempo.
Infatti la collezione è stata allestita partendo dal periodo storico più vicino a noi, ovvero il Medioevo, per ripercorrere velocemente milioni di anni, fino ai ritrovamenti della grotta di Cotencher, che risalgono al 100 000 A.C.
Infatti la collezione è stata allestita partendo dal periodo storico più vicino a noi, ovvero il Medioevo, per ripercorrere velocemente milioni di anni, fino ai ritrovamenti della grotta di Cotencher, che risalgono al 100 000 A.C.
Cercherò ora, di raccontarvi questo magnifico viaggio, con l'aiuto di tante bellissime immagini.
La prima sala del museo, è dedicata ad un'introduzione all'archeologia che ruota intorno ai tre assi dell' Uomo, del Tempo e dell'Ambiente.
Luci Medioevali
È il titolo della seconda sala, che racchiude i ritrovamenti dal 1600 al 476 D.C.
Primo contatto con la discesa simbolica nel tempo, l’epoca medievale ci svela una grande ricchezza di oggetti legati all’architettura religiosa e civile, alla vita domestica, all’agricoltura, alla pesca, alle sepolture, e al commercio sul lago, come il sorprendente relitto di Hauterive con il suo carico di vasellame in faience e i suoi lingotti di ferro.
A sette leghe da Avenches
Questa sezione custodisce i ritrovamenti dell'epoca gallo-romana. Con alcune immagini del catasto dei più bei palazzi dell'epoca presenti in Svizzera.
Cinque millenni di navigazione
La sala si apre su uno stagno ittico, ed è lo scrigno del più grande oggetto del Laténium: la chiatta gallo-romana di Bevaix, lunga più di 20 metri.
I Celti di La Tène
L'età del Ferro. I Celti non erano unicamente dei guerrieri avventurosi: la virtuosità tecnica del loro artigianato è testimone di una civiltà raffinata.
L’arte celtica quindi rispecchia la loro natura: al contempo violenti, intrepidi e inventivi.
L’arte celtica quindi rispecchia la loro natura: al contempo violenti, intrepidi e inventivi.
I Lacustri, dall’età del Bronzo al Neolitico
In questo spazio circondato da un campo di grano stilizzato, vi accompagnano i vari rumori di sottofondo della vita quotidiana dell’epoca.
Numerose vestigia organiche raccontano la vita quotidiana degli artigiani e dei contadini che si sono stabiliti sulle rive dei laghi svizzeri.
Sulla pista dei cacciatori: dal Mesolitico al Maddaleniano
Sussistenza animale, sculture animali e dipinti sulle pareti delle grotte, la vita dell’epoca gira attorno all'animale, nella tundra ventosa.
Le vetrine luminose che emergono dal suolo proteggono le tenui tracce che si sono conservate fino ad oggi: minuscole statuine di lignite, frammenti di proiettili e utensili in selce o in corno di renna, ocra.
La Svizzera sotto i ghiacci
In questo ambiente glaciale, accompagnati dai rimbombi di gocce, si attraversa in pochi passi i 25000 anni dell’epoca glaciale.
Nel paese del grande orso : il Musteriano
Ultima tappa del viaggio a ritroso nel tempo, nella grotta di Cotencher riposano i più antichi resti umani della Svizzera: la mandibola di una donna di Neandertal morta circa 50000 anni fa.
In fondo alla grotta, un minaccioso orso delle caverne vi osserva con la coda dell’occhio.
Purtroppo non ho potuto osservare e fotografare bene queste ultime sale, perché, presa dall'entusiasmo, non mi ero resa conto del passare del tempo e il museo stava per chiudere!
Ho però potuto apprezzare al massimo, l'estrema dinamicità degli spazi espositivi, che dialogavano con il pubblico attraverso giochi per i più piccoli e luoghi interattivi per i più grandi.
Dal 23 ottobre 2015 al 29 maggio 2016, il Laténium accoglie anche una mostra temporanea sulla Grande Muraglia Cinese, ai tempi dei primi imperatori.
Informazioni pratiche:
Il museo è aperto dal martedì alla domenica, dalle ore 10:00 alle ore 17:00.
Il parco archeologico è aperto a tutti, tutti i giorni dell'anno.
Sito web: http://latenium.ch/it/