LA NUIT DU CONTE - THÈATRE DE LA POUDRIÈRE
Oggi voglio raccontarvi un'esperienza che ho vissuto ieri sera a Neuchâtel.
Tutto è iniziato con una locandina che invitava ad aprire le orecchie, in occasione de La nuit du conte (La notte del racconto) al Théâtre de la Poudrière.
L'evento è stato pensato perché tutti potessero raccontare una storia, una poesia o semplicemente un ritornello davanti ad un pubblico comodamente steso su una sdraio, un materassino o un'amaca, nel corso di una lunga notte tutta dedicata ai racconti.
La nuit de conte infatti, è iniziata ieri sera alle 20 e 23 e si protratta fino all'alba, tra uno sketch e uno spuntino offerto dal teatro.
L'idea è nata 6 anni fa, ma quest'anno per la prima volta, la scena è stata aperta gratuitamente al pubblico per una convivialità autentica e per assicurare un profondo scambio di emozioni!
Sono arrivata lì non sapendo bene cosa aspettarmi, ma già dopo il primo minuto mi sono trovata immersa in un'atmosfera da sogno. Sono stata trasportata indietro nel tempo, a quando ascoltare le storie era uno dei migliori passatempi per intere generazioni.
Pensiamo ad esempio a quando le tribù preistoriche si ritrovavano intorno ad un fuoco a raccontare, e ad ascoltare. Oppure a quando con le prime civiltà nacquero miti e leggende che sono stati tramandati oralmente fino a diventare dei capolavori che studiamo ancora oggi a scuola.
E che dire dei racconti che allietavano le serate a corte dei principali sovrani del mondo? Le storie erano profonde, o anche semplici, insegnavano qualcosa oppure divertivano, tutto ciò grazie al talento degli oratori.
Addirittura fino a qualche decennio fa, quando ancora non esisteva la televisione, o internet che ci allontana dalla realtà e ci ruba il tempo, ci si ritrovava tutti nel quartiere, o nella famiglia, per ascoltare le storie della tradizione che facevano sognare grandi e piccini.
È esattamente questo che ho vissuto ieri notte nel Théâtre de la Poudrière, seduta su una sedia regista, a qualche passo da un attore o un aspirante tale.
Queste storie mi hanno portata in un mondo semplice, fatto di fantasia, dove ho dimenticato per qualche ora chi sono, la mia storia e i miei piccoli problemi. Facendomi sorridere, ridere, commuovere o magari riflettere, grazie all'uso di metafore, visto che molto spesso i racconti contengono un prezioso insegnamento.
Ascoltando queste persone ho riscoperto il valore di una lingua ricca, musicale come può essere il francese, o incomprensibile come invece è il tedesco per me!
La bellezza delle figure retoriche, di un ritmo swing accennato o di un verso di rana, hanno alleggerito il tutto rendendo la serata estremamente piacevole.
Sabato sera alternativo? Forse!
Ma tornando a casa tardi con l'ultima corsa del tram, ho visto come erano conciati i ragazzini che avevano esagerato con l'alcool e che a stento si reggevano in piedi. Ce n'erano a decine, e loro, come me, volevano per una sera uscire dai propri panni, dimenticare per un po' paure e insicurezze. Questo mi ha fatto riflettere sull'importanza delle nostre scelte...
E voi, cosa ne pensate?
Nuit du conte, organizzata dall'Association Paroles.
Sito web: www.associationparoles.ch
Sito web Théâtre de la Poudrière: http://www.theatre-poudriere.ch/