Moon Circus

09:59


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5

Dopo le prime dieci ore di volo nello spazio, sentii il bisogno di sgranchirmi le gambe, quindi approfittando di un momento di calma sganciai la cintura di sicurezza e mi diressi verso uno degli oblĆ².
L'atmosfera nel razzo era silenziosa e rilassata.
Addirittura le ballerine stavano dormendo, lo staff invece si dava da fare con lucine e comandi incomprensibili per un acrobata come me.
Le nostre divise erano completamente sgualcite e mentre aprivo la tendina di robusta tela plastificata, ebbi la sensazione di aprire il portale per una nuova dimensione.
Lo spettacolo davanti ai miei occhi mi lasciĆ² senza fiato.
Milioni di stelle punteggiavano la densa oscuritĆ  come se quello fosse esattamente il posto per loro nell'universo.
L'incertezza tipica del mondo terrestre a cui non mi ero mai abituato, si dissolse al primo battito di ciglia.
Qui tutto sembrava finalmente in pace e questa sensazione tranquillizzava anche me.
Era come quando nelle calde notti berlinesi, mi rifugiavo sul tetto a guardare le stelle per ore. Mi sembrava che quella pace dei sensi potesse durare per sempre, invece al primo ingorgo cittadino andava a farsi benedire.
Qui invece era diverso.
Le stelle erano dieci volte piĆ¹ luminose e visibili e per di piĆ¹ sembrava di esserne circondato.
C'erano diversi oggetti celesti che galleggiavano nello spazio e tanti altri brillanti ammassi stellari che volteggiavano davanti ai miei occhi.
Mentre nuovi pensieri avvolgevano la mia mente, sentii una mano sulla spalla.
<Potrei stare ore a fantasticare sulle stelle> disse Mark, l'addestratore di cavalli.
<Come stanno le tue bestie?> Gli chiesi.
<Dormono come angioletti>
<Credo che sentirĆ² la mancanza del caffĆØ quassĆ¹>
<Fai passare un mese e poi vedremo di quante cose sentiremo la mancanza>
<Hai lasciato i tuoi bambini?>
<No, vivevo da solo con un circo itinerante. Questa ĆØ l'occasione della mia vita!>
<Anche per me> risposi, con lo sguardo fisso nell'universo.
Mark era un uomo alto con dei grandi baffi neri. Sembrava gentile, anche con i suoi cavalli.
<Non prudono anche a te queste magliette che ci hanno dato?> Disse con una smorfia insofferente sul viso.
<FinirĆ² per ridurla a brandelli> risposi.
Il nostro trainer non sarebbe stato fiero di tutte quelle lamentele. 
Ma trasferirsi sulla Luna non ĆØ poi un gioco da ragazzi!

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