IL GIOVANE FAVOLOSO
Lo leggi in 3 minuti.
"Io non ho bisogno di stima, di gloria o di altre cose simili. Io ho bisogno di amore, di entusiasmo, di fuoco...di vita."
Finalmente è in tutte le sale italiane il nuovo lavoro di Mario Martone: Il giovane favoloso, film-documentario presentato in concorso alla 71^ Mostra cinematografica di Venezia.
E' una pellicola biografica sul poeta ottocentesco Giacomo Leopardi, interpretato magistralmente da Elio Germano.
Il film è diviso idealmente in 3 parti: inizia a Recanati, dove il giovane Giacomo è immerso nello studio fino ai capelli, guardato a vista dai genitori - Monaldo e Adelaide, i primi due freni in cui incapperà il suo animo sensibile.
Le uniche consolazioni sono l'amore dei fratelli e il piacere della corrispondenza con l'amico Giordani.
Da subito sorge in lui una visione pessimistica della vita, che crede di poter eludere allontanandosi da casa.
E' il suo talento a permettergli una sorta di indipendenza che purtroppo la sua malattia rallenterà sempre.
Lo vediamo così prima a Firenze e poi a Napoli, in compagnia dell'amico Ranieri.
Restio alla vita mondana del tempo e alle convenevoli conversazioni da salotto, si troverà ancora una volta isolato e incompreso.
Consapevole della propria condizione, saprà però cogliere i piaceri fuggevoli della vita e accrescere il suo genio letterario teso ormai verso un pessimismo cosmico, in contrasto con le nuove idee del secolo.
Il film è intriso di una rara essenza poetica che afferra lo spettatore dalla sua poltrona e lo lancia in un vortice di emozioni lasciandolo senza fiato.
L'esistenza e le tematiche di Leopardi sono certamente troppo vaste da trattare in 137 minuti, ma Il giovane favoloso dà magnificamente voce a una delle anime più tormentate del nostro paese, tracciando uno spaccato culturale e personale che coinvolge.
Intervista a Germano e Martone dal Festival di Venezia 2014.