RECENSIONE L'ISOLA DELLE FARFALLE di Corina BOMANN
"Dopo essersi assicurata che Victoria dormisse come un sasso, si infilò sulle spalle la vestaglia blu, sopra la camicia da notte, e aprì la finestra cercando di non fare rumore.
Il pudore che le era stato inculcato fin da bambina la fece indugiare un istante - era disdicevole che una fanciulla se ne andasse in giro in quel modo - ma poi si tirò su la camicia e la vestaglia e scavalcò la finestra."
L'autrice
Non si sa quasi niente su Corina Bomann, la scrittrice di origini tedesche che ha all'attivo 4 romanzi molto apprezzati dal pubblico.
L'Isola della farfalle è giunto infatti all'ottava ristampa.
Possiamo quindi presumere che a Corina piaccia il mistero!
Recensione
Diana è una giovane donna in un periodo difficile della sua vita, il marito la tradisce e la sua cara zia inglese sta per morire.
Ma non immagina neanche ciò che il futuro ha in serbo per lei: un'avventura esotica sulle traccie dei suoi antenati.
Zia Emmely infatti, richiamatala in Inghilterra, prima di morire si fa strappare da Diana la promessa che il segreto di famiglia sarà finalmente svelato.
La giovane avvocatessa berlinese però, non saprebbe neanche da dove cominciare le ricerche, se non fosse per Mr Green, il misterioso maggiordomo della zia.
È proprio lui che poco alla volta le fornisce gli indizi giusti per scavare in un passato così sorprendente.
Le emozioni saranno tante, alcune delle quali anche molto dolorose, ma per mantenere la parola data alla zia Emmely, Diana va fino in fondo al mistero, cambiando così anche il proprio destino.
L'isola delle farfalle è un romanzo intenso, che ci mette un po' ad ingranare e lascia per la fine tutte le sue sorprese.
È ricco di personaggi ben delineati, tra i quali il mio preferito è senza dubbio Grace, la bis-bisnonna di Diana, che pur vissuta in età vittoriana, non reprime il suo carattere forte e generoso.
La parte della storia che ho gustato di più è quella delle splendide ambientazioni, concentrate soprattutto sullo Sri Lanka, una terra magica sfruttata con avidità dal colonialismo inglese.
L'autrice mi ha fatto sognare con descrizioni delicate della natura del posto, profumato di frangipani e rododendri, facendosi perdonare così certe banalità e alcuni tratti un po' lenti della narrazione, quando mi è sembrato che la storia fosse arrivata ad un punto morto, per poi esplodere invece nelle ultime pagine.
Nel complesso, L'isola delle farfalle è un bel libro, che regala uno spaccato storico, l'età vittoriana, sempre affascinante, in un luogo eccezionale, lo Sri Lanka, forse poco raccontato.
L'isola delle farfalle, mi ha insegnato che:
-Ceylon è una varietà di tè molto apprezzata, che non mi dispiacerebbe assaggiare!
-Il frangipani è il fiore nazionale dello Sri Lanka;
-In lingua tamil, il termine Vannattuppucci significa farfalla;
-Il Kalarippayattu è un'incredibile disciplina marziale;
-Esistono delle biblioteche di profezie incise su foglie di palma;
-Anche in passato i rapporti familiari potevano avere gli stessi problemi odierni;
-Spesso è importante mettere da parte le proprie timidezze.