RECENSIONE Questione di gusto
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RECENSIONE QUESTIONE DI GUSTO
di Fleur du Mar
"Se c'è una cosa che mi è stata insegnata fin da bambino è l'importanza dell'attesa. Bisogna dare tempo agli altri di fidarsi e di abituarsi a noi. Vale per gli animali, ma credo valga anche per gli umani."
L'autrice
Fleur du Mar o Elena Marras, sono gli pseudonimi che celano bene una misteriosa giovane autrice.
Sul suo blog, che trovate a questo indirizzo, spiega che: "sono una scrittrice clandestina visto che il mio hobby in famiglia non è troppo gradito".
Ma questo non le ha certo impedito di pubblicare!
Se vi ho incuriositi, trovate questo libro solo in versione e-book ad un prezzo davvero irrisorio.
Il libro
Laura la protagonista di Questione di gusto, è una giovane donna in carriera che vive le sue giornate tra la tesa atmosfera in ufficio e un po' di relax in una casa immacolata, che considera il suo rifugio, e dove non ha mai fatto entrare nessuno.
Il suo grande problema sono gli attacchi di panico, che la costringono a dipendere dagli ansiolitici.
Purtroppo, la sua famiglia è inesistente, la sua unica amica è una collega e il suo fidanzato è spesso assente per lavoro.
Nella sua vita, Laura ha rinunciato a molte cose in nome della ligia osservanza di una morale auto-imposta, in cui spicca ad esempio la dieta vegana che segue da quando è nata.
Ciò che sconvolgerà il suo ordine e le sue giornate, è l'incontro con un uomo molto speciale, Erik.
Lui è cresciuto con i genitori nella selvaggia natura africana. Non conosce bene il galateo, ma sa come vivere appieno, coinvolgendo tutti e 5 i sensi.
Sarà Erik a farle scoprire i cibi proibiti, come l'uovo, la carne, il pesce, il miele e questo li avvicinerà molto, rivoluzionando la vita di Laura.
Questo è un romanzo breve, che senza la pretesa di diventare "il libro dell'anno", sarà stupirvi e divertirvi. A me è successo anche di emozionarmi, grazie all'intensità delle teorie gastronomiche di Erik.
La scrittura è sempre lineare, senza errori o banalità. Certo, dall'inizio del libro l'epilogo è stato sempre ben chiaro, ma questo non vi impedirà di gustarne ogni pagina, affezionandovi ai singolari protagonisti.
Dalle parole dell'autrice: "Questo romanzo nasce dal desiderio di raccontare il mio mondo... un mondo dove il cibo negli ultimi anni mi ha condizionata, cambiata, costretta a lottare con istinti fortissimi, mettendo a dura prova la mia forza di volontà".
Questione di gusto, mi ha insegnato:
-Che l'Eiswein è un vino particolare, ottenuto dalla fermentazione di grappoli d'uva raccolti in inverno, quando sono ghiacciati. Questo permette agli acini si essere molto dolci;
-Che i salmoni nascono in acqua dolce, ma quando diventano adulti si trasferiscono in acqua salata. Per poi ritornare nel fiume, con un viaggio di risalita lungo e pericoloso, quando giunge il momento di procreare;
-Ad apprezzare di più il cibo, gustandolo prima con la vista, poi con l'olfatto e se è possibile con il tatto, e infine con il gusto.
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