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RECENSIONE Il cuore di tutte le cose

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RECENSIONE IL CUORE DI TUTTE LE COSE 
di Elizabeth GILBERT

"-Io credo che siamo tutti di passaggio- attaccò. Si fermò un attimo a riflettere, e aggiunse: -Credo che siamo semi-ciechi e pieni di errori, che comprendiamo molto poco e che quel che riusciamo a capire sia quasi sempre sbagliato. Credo che non si possa sopravvivere alla vita - questo è evidente! - ma che, se siamo fortunati, possiamo sopportarla abbastanza bene. Se poi uno è fortunato e testardo, a volte può persino godersela.-"

L'autrice

Avevo conosciuto Elizabeth Gilbert con il libro che l'ha resa celebre: Mangia Prega Ama, del quale trovi la recensione a questo link.
In quel caso avevo apprezzato soprattutto l'onestà con la quale l'autrice raccontava un periodo della sua vita tanto difficile eppure portatore di una grande trasformazione.
Questa volta invece, ho avuto modo di assaporare il vero talento letterario della Gilbert, slegato dalle sue vicende personali.

Il libro

Pubblicato nel 2014, Il cuore di tutte le cose conta più di 600 pagine di sviluppo narrativo, nelle quali succede davvero di tutto.
In effetti ci troviamo ad accompagnare la protagonista, Alma Whittaker, da prima della sua nascita fino alla sua morte. Lungo una vita tortuosa, lenta e sicuramente fuori dal comune.

La piccola Alma nasce a Filadelfia ad inizio Ottocento, da padre inglese e madre olandese.
La ricchezza della sua famiglia le assicurerà un'istruzione di ottima qualità, che insieme alla rigorosa educazione ricevuta, renderanno Alma una ragazzina unica nel suo genere, appassionata di botanica ed abituata a prendere la parola al cospetto di illustri studiosi.
Queste sono le prerogative per capire il lungo intreccio di vicende che affollano le pagine del libro.
Numerosi personaggi si alterneranno nelle avventure di Alma, lungo una poderosa trama che affianca speculazioni scientifiche a scene di puro sentimentalismo.

Conosceremo così i genitori di Alma, tanto scaltri quanto rigorosi, Prudence la sorella adottiva, esempio di immensa generosità, Retta l'amica di giovinezza, che farà una fine triste. 
E poi tutti gli ospiti della villa Whittaker, fino ad Alfonse, uomo affascinato dal mondo spirituale, che chiederà la mano di Alma, proprio quando lei si era rassegnata a rimanere da sola.

Questi anni trascorsi nella villa paterna, saranno per la giovane Alma ricchi di scoperte. Una continua ispirazione per la sua mente aperta e indagatrice. 
Studierà palmo a palmo il giardino e le serre Whittaker, leggerà tutti i libri presenti nella biblioteca, e troverà finalmente la sua passione, nel mondo dei muschi.
La scoperta più grande che farà Alma, sarà se stessa, con le sue contraddizioni e il suo carattere forte.

Quando, ormai divenuta donna, deciderà di lasciare la casa paterna, accompagneremo Alma in un lungo viaggio in giro per il mondo, che la porterà inizialmente a Tahiti, isola persa nell'immenso Oceano Pacifico. E infine ad Amsterdam, dove verrà accolta dalla famiglia materna.
Durante questi anni di esplorazioni, la protagonista troverà finalmente il suo posto nel mondo.
Grazie allo studio, al coraggio e a qualche imprevisto, Alma elaborerà la sua personale teoria sull'evoluzione della specie. Tesi che verrà lanciata al mondo proprio in quegli anni da Darwin, facendole capire di averci visto giusto.

Insomma, Alma Whittaker è un personaggio nato dalla fantasiosa penna della Gilbert, ma si incastra talmente bene nel contesto socio-culturale dell'epoca, che sembra quasi che una donna così possa essere realmente esistita. E che fortuna sarebbe stata!

Di questo libro ho amato particolarmente il lato avventuroso, fatto di viaggi per mare, nuovi luoghi da conoscere ed esploratori sempre pronti a partire. Che dire poi delle indagini scientifiche che hanno accompagnato Alma per tutta la vita? Mi hanno fatto conoscere il mondo dei muschi che non conoscevo per niente.
Certamente poi, mi rimarrà nel cuore l'approccio che Alma ha nei confronti nella vita. Soprattutto verso la fine, quando si accorge di dover lottare per non soccombere.William Hodges, Tahiti rivisitata, 1776 olio su tela, 92,7 x 138,4 cm

Il cuore di tutte le cose, mi ha insegnato che:

- "Un bravo scienziato non deve necessariamente affrontare e risolvere subito per intero una questione, quale che fosse l'argomento!"-
- Il taro è una radice ricca di magnesio, con Vitamina C, ferro e potassio che nell'isola di Tahiti consumano in grandi quantità.
- Le chiese cristiane sono tutte orientate ad est, dove sorge il sole.
- Nell'Antica Grecia, nacque un gioco chiamato Astragali, che è in voga ancora oggi.
- In olandese, uitwaaien significa "camminare controvento per divertimento".
- La teoria di Bohme, secondo la quale la forma delle piante, ricorderebbe la forma dell'organo che possono curare.
- Il travertino si forma dall'unione del minerale con il muschio. E le venature colorate in questo marmo così duro, sono tracce di muschi antidiluviani.

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2 commenti

  1. Metto in coda alle mie letture mi hai incuriosito!

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    1. Mi fa piacere Vale. Conosco un po' i tuoi gusti letterari leggendo la tua rubrica del sabato, e secondo me potrebbe davvero piacerti.

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