RECENSIONE L'HORIZON À L'ENVERS
di Marc LEVY
"Ils oublièrent leurs cours, les appels de Luke, ils oublièrent même qu'ils avaient besoin d'argent pour finir le mois. Ils s'offrirent une grasse matinée, un vrai déjeuner, puis chacun l'un pour l'autre un T-shirt arborant le nom de la ville au-dessus du dessin d'une sorcière pendue à un arbre, une tasse à crayon d'aussi mouvais gout pour Luke, et deux gaufres avant de prendre le chemin de retour."
("Dimenticarono le loro lezioni, le chiamate di Luke, dimenticarono anche che avevano bisogno di soldi per arrivare alla fine del mese. Si regalarono una mattinata tranquilla, un vero pranzo, poi a vicenda una maglietta che sfoggiava il nome della città sopra il disegno di una strega appesa ad un albero, una tazza per le matite di altrettanto cattivo gusto per Luke, e due waffle prima di prendere la strada del ritorno.")
Non posso dire che Marc Levy sia il mio scrittore preferito! Ma mi sono accorta che è lo scrittore che finora ho letto di più e che probabilmente acquisto con più facilità.
A questi link potete trovare le mie recensioni de La prima stella della notte e di Sette giorni per l'eternità.
Molto spesso sento dire, da altri lettori, che scrive in modo banale e che le sue storie mancano di profondità, sinceramente non sono d'accordo!
Ammetto che, leggendolo, molto spesso ho l'impressione che le vicende siano un po' forzate dalla voglia di emozionare il lettore, ed è anche vero che Levy sforna un libro dopo l'altro approfittando certo del suo successo.
Tuttavia, anche se non ho letto la sua bibliografia al completo, i romanzi che ho potuto conoscere non mi hanno mai delusa e hanno riempito di romanticismo le mie giornate!
Il suo penultimo lavoro, L'horizon à l'envers è uscito nel 2016 ma non è ancora stato tradotto in italiano.
Qualche mese fa mi trovavo a Parigi per un seminario e in una lunga pausa pranzo, facevo una passeggiata nei pressi del Trocadero, quando ho adocchiato una graziosa libreria: non potevo non approfittare, e dopo una lunga ricerca del libro "perfetto" da portare a casa da Parigi, ho scelto Marc Levy e la sua ode all'amore!
Che fosse un po' estrema l'ho capito solo alla fine del romanzo, ma facendo mente locale, mi pare ci sia dell'esagerazione anche negli altri suoi libri.
Non voglio rovinarvi il piacere della lettura, perciò non vi parlerò certo del finale, ma devo ammettere che nelle ultimissime pagine il mio stupore era notevole!
Prima di continuare le mie riflessioni però, mi sembra giusto parlarvi velocemente della trama de L'horizon à l'envers che mi ha parecchio intrigata.
I protagonisti sono Hope, Josh e Luke, tre studenti di neuroscienze che vivono a Boston in un'epoca che potrebbe esserci contemporanea o situata in un futuro prossimo!
Quello che studiano per un centro di ricerca che finanzia gli studi a Josh e Luke, è un modo per trasferire su un computer la memoria umana. Questo progetto assorbe tutto il tempo che hanno a disposizione dopo gli impegni universitari.
Non si sa quali di queste teorie scientifiche siano realistiche oppure frutto della fantasia dello scrittore.
E anche se avrei voluto saperlo, mi sono limitata a seguire Levy nel suo intreccio che comunque pone le basi per molte riflessioni.
I tre ragazzi dunque, condividono la stessa passione e presto anche lo stesso appartamento grazie alla storia d'amore che nasce tra Hope e Josh.
Le loro esistenze però, vengono capovolte quando a Hope viene diagnosticato un tumore. Ed è qui che la verve narrativa di Levy viene fuori e la sua fantasia prende il sopravvento.
Tutti gli eventi successivi infatti, sembrano guidati dall'amore che Josh prova per Hope in un climax di grandi gesti che si concluderanno in un finale degno, a mio avviso, della prima pagina di tutti i quotidiani di cronaca!
Quello che fa Levy nei suoi romanzi, è in realtà trasformare l'amore in qualcosa di sovrumano, qualcosa di irrealistico che non trova giustificazione nella razionalità.
È chiaramente un taglio che ha deciso di dare al suo modo di scrivere, ma quali motivazioni ci sono dietro?
Le sue opere fanno sognare, provocano delle forti emozioni, ma non sono sicura che l'amore debba essere tramutato in qualcosa di sovrannaturale per essere il protagonista di un romanzo.
Uno scrittore da milioni di copie come Marc Levy, non potrebbe forse mostrare quanto amore ci sia nella vita di ogni giorno e aiutare i suoi lettori a riconoscerlo?