Castello di Chillon
09:47
CHĆTEAU DE CHILLON
Ebbene no, cari lettori, non sono stata vittima di un rapimento alieno, nƩ ho dimenticato di avere un blog! Semplicemente la nuova vita di studentessa all'estero non mi lascia molto tempo per dedicarmi alla scrittura.
Questo non significa che abbia smesso di visitare bellissimi posti, leggere bei libri o vedere nuovi film! Ora che sono in vacanza al mare, posso approfittarne per parlarvi delle meraviglie che ho visto in questi mesi, sperando di farvi viaggiare un po' con la fantasia.
Per questo primo post sulle mie "memorie" voglio parlarvi del Castello di Chillon, in Svizzera, che ho visitato giusto qualche settimana fa.
Premessa
Con l'arrivo della bella stagione, visitare le regioni svizzere colme di natura e cultura, ĆØ davvero un piacere.
Cercando un bel posto dove trascorrere una domenica tranquilla, mi sono imbattuta nel Castello di Chillon in riva al lago Lemano nei pressi di Ginevra.
Essendo un po' in astinenza dal mondo medievale che tanto mi attira, la decisione ĆØ presto presa: si parte alla volta del maniero svizzero!
Non avendo cercato informazioni prima di partire, arrivata a destinazione ero impreparata alle meraviglie che questo castello racchiude al suo interno (non per niente ĆØ il piĆ¹ visitato in Svizzera con ben 350.000 ospiti ogni anno).
Il costo dell'ingresso si aggira intorno ai 15 franchi, che sono a mio parere ben spesi, se si considera che si puĆ² tranquillamente rimanere al suo interno almeno 2 ore per scoprire tutti i suoi magnifici ambienti.
Vi sarĆ distribuita una brochure con la quale orientarvi nelle sale, ma sono disponibili anche delle audioguide e delle visite guidate per chi desidera conoscere meglio la storia dei luoghi.
Un po' di storia
Il castello ĆØ stato costruito nel 12° secolo su un isolotto roccioso che funge sia come una protezione naturale, sia come postazione strategica per controllare il paesaggio tra nord e sud dell'Europa.
L'edificio che ĆØ visibile oggi, ĆØ il risultato di numerose rinnovazioni nei secoli, le principali risalgono alla:
- dominazione savoiarda fino al 1536;
- dominazione bernese fino al 1798;
- dominazione valdese fino ai nostri giorni, essendo il castello nell'attuale cantone di Vaud.
I primi insediamenti in questa regione, sono stati attestati nell'EtĆ del Bronzo. Il castello venne edificato nel 1150 e la famiglia di Savoia lo utilizzĆ² da subito per controllare i transiti sul lago Lemano.
Tutto cambiĆ² con la conquista della regione da parte dei bernesi, che utilizzarono il castello di Chillon come fortezza, arsenale e prigione per circa 260 anni, fino alla rivoluzione valdese. Il cantone di Vaud ne divenne proprietario nel 1803.
La mia visita
La bellezza di questo importante sito storico si intuisce giĆ dall'ingresso.
Un piccolo parco curato vi accoglierĆ prima dell'antico ponte levatoio che funge da biglietteria.
I numerosi ambienti del castello si sviluppano intorno a ben 5 corti interne e ad un mastio centrale. Seguendo la brochure si possono visitare ben 46 ambienti diversi, che si differenziano per la loro funzione. Ci sono le sale che fungevano da residenza, quelle per la difesa, le prigioni, la cripta e molte altre.
Quelle che sicuramente mi sono rimaste impresse sono in primo luogo le prigioni. Oggi vi si accede passando da dei sotterranei che servivano da deposito per i viveri durante la dominazione bernese.
Proseguendo il percorso attraverso le piccole prigioni e passando da una piccola sala delle esecuzioni, si entra nelle grandi prigioni che ospitarono FranƧois Bonivard.
Patriota ginevrino e seguace della Riforma, Bonivard rimase incatenato al quinto pilastro della prigione per quattro anni nel 16° secolo, alla sua liberazione perĆ² riuscƬ ad avere una vita tranquilla, narrando in alcune memorie il suo leggendario soggiorno nelle prigioni del castello.
La storia del prigioniero di Chillon colpƬ profondamente l’immaginario pubblico e contribuƬ notevolmente ad accrescere la fama del castello, visitato anche da Byron, il quale vi incise il proprio nome sul terzo pilastro.
Il poeta inglese ambientĆ² in queste prigioni il celebre poema dal titolo “Il Prigioniero di Chillon” nel quale si narra del destino di Bonivard.
Molto belle sono anche le sale dove abitavano gli antichi proprietari del castello. Si possono scoprire moltissime curiositĆ grazie alle esposizioni che sono organizzate dai curatori. In effetti tutto l'edificio ĆØ oggetto di rinnovazioni che non si fermano mai, quindi il sito ĆØ presentato sempre nella sua veste migliore.
Ho amato particolarmente la visita del mastio: utilizzato con funzione difensiva, accoglie vertiginose scale con le quali si puĆ² accedere sul tetto per ammirare infine la vista sul lago. All'interno sono anche esposte delle armature e delle armi dell'epoca.
Verso la fine, il cammino di ronda, che risale alla dominazione savoiarda, permette di ammirare da un lato le corti interne del castello, e dall'altro il lago, in uno spettacolo di rara bellezza.
La particolaritĆ di questo sito, secondo me, ĆØ l'ottimo stato di conservazione che permette di immergersi nell'atmosfera dell'epoca. Per chi possiede una sensibilitĆ storica, sarĆ facile avere delle suggestioni di tempi passati, e lasciarsi andare alle emozioni!
Il segreto della sua bellezza infine, ĆØ la posizione sul lago, che permette di scorgere dei panorami mozzafiato praticamente da ogni finestra o apertura verso l'esterno!
Vi invito a scoprire il fascino del castello di Chillon, a due passi dalla Riviera di Montreux, nella stagione calda, per apprezzare appieno la vostra visita.
Foto e informazioni tratte da: https://www.myswitzerland.com/it-it/chateau-de-chillon-montreux.html
La mia visita
La bellezza di questo importante sito storico si intuisce giĆ dall'ingresso.
Un piccolo parco curato vi accoglierĆ prima dell'antico ponte levatoio che funge da biglietteria.
I numerosi ambienti del castello si sviluppano intorno a ben 5 corti interne e ad un mastio centrale. Seguendo la brochure si possono visitare ben 46 ambienti diversi, che si differenziano per la loro funzione. Ci sono le sale che fungevano da residenza, quelle per la difesa, le prigioni, la cripta e molte altre.
Quelle che sicuramente mi sono rimaste impresse sono in primo luogo le prigioni. Oggi vi si accede passando da dei sotterranei che servivano da deposito per i viveri durante la dominazione bernese.
Proseguendo il percorso attraverso le piccole prigioni e passando da una piccola sala delle esecuzioni, si entra nelle grandi prigioni che ospitarono FranƧois Bonivard.
Patriota ginevrino e seguace della Riforma, Bonivard rimase incatenato al quinto pilastro della prigione per quattro anni nel 16° secolo, alla sua liberazione perĆ² riuscƬ ad avere una vita tranquilla, narrando in alcune memorie il suo leggendario soggiorno nelle prigioni del castello.
La storia del prigioniero di Chillon colpƬ profondamente l’immaginario pubblico e contribuƬ notevolmente ad accrescere la fama del castello, visitato anche da Byron, il quale vi incise il proprio nome sul terzo pilastro.
Il poeta inglese ambientĆ² in queste prigioni il celebre poema dal titolo “Il Prigioniero di Chillon” nel quale si narra del destino di Bonivard.
Molto belle sono anche le sale dove abitavano gli antichi proprietari del castello. Si possono scoprire moltissime curiositĆ grazie alle esposizioni che sono organizzate dai curatori. In effetti tutto l'edificio ĆØ oggetto di rinnovazioni che non si fermano mai, quindi il sito ĆØ presentato sempre nella sua veste migliore.
Ho amato particolarmente la visita del mastio: utilizzato con funzione difensiva, accoglie vertiginose scale con le quali si puĆ² accedere sul tetto per ammirare infine la vista sul lago. All'interno sono anche esposte delle armature e delle armi dell'epoca.
Verso la fine, il cammino di ronda, che risale alla dominazione savoiarda, permette di ammirare da un lato le corti interne del castello, e dall'altro il lago, in uno spettacolo di rara bellezza.
La particolaritĆ di questo sito, secondo me, ĆØ l'ottimo stato di conservazione che permette di immergersi nell'atmosfera dell'epoca. Per chi possiede una sensibilitĆ storica, sarĆ facile avere delle suggestioni di tempi passati, e lasciarsi andare alle emozioni!
Il segreto della sua bellezza infine, ĆØ la posizione sul lago, che permette di scorgere dei panorami mozzafiato praticamente da ogni finestra o apertura verso l'esterno!
Vi invito a scoprire il fascino del castello di Chillon, a due passi dalla Riviera di Montreux, nella stagione calda, per apprezzare appieno la vostra visita.
Foto e informazioni tratte da: https://www.myswitzerland.com/it-it/chateau-de-chillon-montreux.html
2 commenti
Come sempre, rieci a trasportarmi nei luoghi che ci racconti!
RispondiEliminaI tuoi commenti sono sempre gentili, grazie Vale!
EliminaFai sapere la tua! Sempre nel rispetto di tutti.