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ESTATE D'AUTORE #4

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ESTATE D'AUTORE #4

Lunedì 3 agosto 2015: con un giorno di ritardo dal programma ufficiale, si è svolto sul lungomare di Torre San Giovanni, il 4° incontro letterario con Estate d'Autore.
Questa volta un'ospite d'eccezione è stata l'attesa protagonista della serata: l'attrice Paola Pitagora, con il libro Fiato d'Artista, pubblicato nel 2001.

Paola Pitagora nasce a Parma il 24 agosto 1941. Attrice. Scrittrice. Nastro d’argento 1970 come miglior protagonista per Senza sapere niente di lei. 
«La fidanzata d’Italia al tempo della Lucia de I promessi sposi televisivo, la Giovanna, eroina oggi degli amori tormentati della fiction Rai Incantesimo. In mezzo la Giulia de I pugni in tasca (Marco Bellocchio 1965), le teatrali Paolina Leopardi e signora Gramsci. Ma anche la ribelle, l’anticonformista, la “compagna”....» (Paola Pollo).

Ebbe una lunga storia d’amore con il pittore Renato Mambor. Una figlia, Evita, avuta da Ciro Ciri.

Tra i suoi libri: Fiato d’artista (Sellerio, 2001), Antigone e l’onorevole, Sarò la tua bambina folle. 

L'autrice ha raccontato che con il suo primo amore Renato Mambor, avevano l'abitudine di scrivere un diario nei momenti che passavano lontani l'uno dall'altra. Per poi scambiarseli alla prima occasione, e condividere così ogni pensiero ed avere l'impressione di non lasciarsi mai.
Dalla rilettura di questi diari, in età adulta, è nata l'idea di Paola di scrivere il libro Fiato d'artista, unendo alcune di queste lettere a Mambor ad impressioni e precisazioni successive.

Fiato d'Artista.Dieci anni a Piazza del Popolo. Vediamo nel dettaglio la trama di questo libro:
«Avevo un maglione di angora verde». Con questo ricordo colorato di un particolare avvertimento di se stessa, quando un indumento amato è sentito come il simbolo di un rito di entrata nel mondo, si penetra nel romanzo dell'educazione alla giovinezza di un'artista, nella memoria degli anni più significativi della seconda metà del secolo. Roma 1959-1968, Piazza del Popolo, il Caffè Rosati, la scuola romana dell’avanguardia dei pittori «maledetti» (Schifano, Festa, Angeli, Ceroli, Mambor, Kounellis, Tacchi, Pascali): appena uscita dall'adolescenza Paola da attrice, prima aspirante poi sempre più affermata, incontra quella tempesta di «libera e gratuita creatività», e ad essa affianca l’altra esperienza incandescente, il mondo del teatro e del cinema, e anche della televisione e delle prime pubblicità. Fino «ai primi segni dell’esagerazione del Sessantotto». E la trama dei momenti della ricerca esistenziale e intellettuale di una generazione di artisti, rievocati mentre aspirano una nuova infinita ricchezza di senso della vita, è connessa in ogni suo quadro dalla storia d’amore tra la giovane attrice e il pittore Mambor: uno sguardo intimo, ma che aggiunge qualcosa alla dimensione corale e anti-sentimentale.

Alcuni brani del libro sono stati letti nella serata da Giorgio Sales, aspirante attore ventunenne che 2 anni fa è stato l'unico pugliese ammesso all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico, e che ha ricevuto grandi complimenti da Paola Pitagora, colpita dal suo talento.

Queste letture mi hanno fatto apprezzare la vena poetica che scorre per tutto il libro, e hanno dato l'idea dell'anima dell'autrice, che si è raccontata senza veli ed ha approfittato di piccoli spunti per parlare con grande onesta della sua carriera e delle sue esperienze.

Paola Pitagora mi è parsa una donna di grande fascino, che con una sottile autoironia e una grande umiltà ha fatto pendere tutto il pubblico dalle sue labbra, dimostrando di essere un grande personaggio della scena cinematografica italiana, e di possedere grande sensibilità.
Sensibilità che è venuta fuori nei piccoli gesti, come quello di sistemare la copertina di un libro rovinata dal vento, o di commuoversi parlando dell'amico di giovinezza Pino Pascali scomparso prematuramente, o di raccontare con sincerità della figlia, che le ha fatto scegliere il Salento come meta delle vacanze estive!

Dopo aver discusso a lungo del cinema italiano dagli anni '60 in poi, l'ultima domanda posta all'attrice riguardava l'amore.
Cosa ha imparato Paola Pitagora dell’amore? «Poniamo che questa domanda me la ponga un giorno il Padreterno. Non potrei mentire, e dovrei dirgli che non ho capito niente. Però in quel momento – se ho la fortuna di trovarmi davanti al Padreterno – io mi innamoro di lui. E così si ricomincia».

Ecco il programma dei prossimi appuntamenti con Estate d'Autore:

Estate d'Autore, organizzata dalla Libreria Antica Roma - Taviano, e dall'associazione Granelli di Sabbia.

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