Non credo ci sia una ragione specifica per cui amo così tanto i libri, è un insieme di fattori. Quando leggo posso passare delle ore senza accorgermi del tempo che passa, almeno fino a quando non viene buio, e spesso leggo fino alle 6 del mattino, sotto le coperte e con la luce dello schermo del cellulare, perché provo dentro di me tante di quelle emozioni diverse e confuse da non riuscire a staccare lo sguardo da quelle pagine. Leggere per me non è solo un modo per passare il tempo, è un modo per innamorarmi, per gioire, per piangere, per diventare un tutt'uno con la storia ed i personaggi principali. Resto sempre ore ed ore all'interno delle librerie, ed ogni volta ne esco con qualcosa di nuovo, anche se magari ho ancora venti libri da leggere a casa. Lentamente mi sto convertendo all'e-reader, come tutti sento la crisi economica, ma rimango fedele ai miei principi, quando esce un nuovo libro dei miei scrittori preferiti lo compro cartaceo, per poter annusarne le pagine, per poterlo stringere al petto quando ne sento il bisogno, per sentirne il peso all'interno della borsa, che mi rassicura e mi fa capire che lui è sempre con me.

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Leggo per trovare me stesso, attraverso la lettura riesco a riflettere su tutto ciò che mi riguarda, mi immedesimo nei personaggi, paragono le vicende che si susseguono nel libro con le mie esperienze personali. Il momento della lettura è un momento di autocritica. Naturalmente poi lo faccio per i soliti motivi che si leggono un po' ovunque, mi rilassa, mi fa entrare in altri mondi, mi da la possiblità di vivere infinite vite.


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