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RECENSIONE Il libro segreto di Shakespeare

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Recensione IL LIBRO SEGRETO DI SHAKESPEARE 
di JOHN UNDERWOOD

"<E chi sarà disposto a sborsare una simile somma generosa per conto di quest'uomo>. Una mano venne sollevata come un gesto di sfida, e tutti gli occhi si voltarono verso l'altro capo del tavolo."

Nel giorno più romantico dell'anno, è doveroso parlare di Shakespeare, il poeta elisabettiano che dal 1600 ad oggi fa palpitare i cuori di tutto il mondo con i suoi versi immortali. E che porta milioni di visitatori l'anno a Stratford-upon-Avon, il suo luogo di nascita.

Ma lo facciamo in un modo un po' particolare, ovvero con la recensione di un libro che attreverso un serrato thriller, ci fa riflettere sulla vera identità del famoso drammaturgo.

John Underwood è lo pseudonimo di un documentarista americano che collabora con alcune testate giornalistiche.
Nel suo primo romanzo fa una spietata analisi sulla vita e le opere del poeta inglese ed ogni elemento fuori posto è una prova alla sua schiacciate tesi che vedrebbe Marlowe come reale autore di tutti i componimenti attribuiti a Shakespeare.

Il dibattito su questo mistero è iniziato molti decenni fa ed ha visto schierarsi grandi personalità letterarie, del calibro di Mark Twain.

Questo libro ci fa fare un tuffo nel passato tra personaggi molto ben costruiti e delle scene mozzafiato. Si apprezza particolarmente il ritmo veloce delle vicende e la semplicità con cui vengono esposti i dati di questa avvincente polemica.

Con un solo libro si può quindi assaporare un piacevolissimo thriller, che ci farà amare Melissa e suo padre Jake. Ma allo stesso tempo riflettere su una coinvolgente problematica di identità letteraria.

Chiudiamo con uno dei più romantici sonetti mai scritti al mondo, e l'incertezza del suo autore ce lo fa amare ancora di più.

"Non sia mai ch'io ponga impedimenti
all'unione di anime fedeli; 
Amore non è Amore
se muta quando scopre un mutamento
o tende a svanire quando l'altro s'allontana.
Oh no! Amore è un faro sempre fisso
che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
è la stella-guida di ogni sperduta barca,
il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza.
Amore non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote
dovran cadere sotto la sua curva lama;
Amore non muta in poche ore o settimane,
ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio:
se questo è errore e mi sarà provato,
io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato."

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