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Intervista ad Andrea Gasparri

08:00


IL MAGGIO DEI LIBRI 2022

Siamo al secondo appuntamento con il Maggio dei libri 2022
Un post verrà pubblicato sul blog ogni domenica di maggio e presenterà un libro italiano di questi ultimi anni. 
In ogni post potrete leggere l'intervista all'autore del libro. 

Questa domenica vi presento La strega di Cetona scritto da Andrea Gasparri.
Qui di seguito troverete la scheda del libro e l'intervista all'autore, che ringrazio per la disponibilità.
Buona lettura!

Titolo del libro: La strega di Cetona

Anno di pubblicazione: 2019

Casa editrice: Gruppo Editoriale Mauri Spagnol

Pagine del libro: 289

Genere del libro: romanzo storico

Biografia dell’autore:
Andrea Gasparri è nato a Roma nel 1948 ed esercita la professione di avvocato. In qualità di colonnello del Corpo di Commissariato Aeronautico è stato consulente giuridico e addetto stampa. 
È stato responsabile di progetti di informatizzazione dell’A.M., ha diretto sessioni sulla qualità totale e il management informatico in più edizioni del convegno internazionale CQS. In età giovanile è stato redattore del Veltro e fondatore/direttore de “I Futuribili”, Gruppo Sperimentale di Teatro che ha operato alla fine degli anni ’60 a Roma. Ha pubblicato tre romanzi: “Il mestiere di Ulisse” presso la “Casa Editrice Albatros” nel 2012; “La Strega di Cetona”, vincitore di IOSCRITTORE 2019”, presso il “Gruppo Editoriale Mauri Spagnol; “La Notte”, selezionato tra gli otto finalisti dell’VIII edizione del Premio CITTÀ di COMO, presso “Porto Seguro Editore” e presentato il 2 aprile 2022 a Firenze. Attualmente ha realizzato la sceneggiatura di un Corto tratta dal suo romanzo “La strega di Cetona” in corso di realizzazione da parte di una troupe di allievi dell’Accademia di Cinema e Televisione “Griffith”(il set è ambientato nella Fortezza di Radicofani)

Trama del libro:
Un romanzo che racconta un’indimenticabile storia d’amore e di morte nella Toscana del Cinquecento, al tempo della caccia alle streghe. Nella Valdichiana devastata dalle milizie imperiali, la fattucchiera Melusina «ardente come un mezzogiorno d’estate» e la figlia del mugnaio, Bianca «fredda come un’alba autunnale», si contendono lo smaliziato Lorenzo. La fattucchiera prevarrà e lo porterà all’altare, ma la rivale impegnerà tutte le arti della seduzione per strapparglielo. La trappola d’amore però ferisce chi la tende, perché Bianca rimane incinta, e chi vi cade, perché il matrimonio di Lorenzo va in pezzi. Il bambino, che sembra nato per una crudele vendetta d’amore, è celebrato con una grande festa nella piazza del paese, durante la quale le due donne arriveranno alla resa dei conti. Il bambino muore e tutti sussurrano che Berta, la fattucchiera madre di Melusina, gli abbia gettato il malocchio. La donna è processata e finisce sul rogo, ma la figlia trova scampo nella fuga. Nascosta sul monte Cetona, troverà a caro prezzo la vendetta e diventerà strega. 
A Castel della Pieve, sull’altro versante della Valdichiana, ancora un innocente segna la vita di un’altra donna: la nobile Eleonora dei Monaldi, monaca per forza e non per volontà. Tormentata dalla Badessa e travolta dalla lotta per il controllo del ricco monastero di Santa Lucia, sorella Mansueta cade tra le braccia di un confessore intrigante e scellerato. Il figlio, partorito in segreto, avvicinerà le vite della monaca e della strega, della nobildonna e della popolana. 

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INTERVISTA

1. Com’è nata l’idea di scrivere questo libro?

Sono un appassionato di storia antica e in particolare mi interesso agli emarginati ( La tematica dei dropouts è assai attuale negli studi sociologici ) e quindi ho un naturale interesse verso la stregoneria. Mi documento sulle fonti e ho letto numerosi di verbali di processi alle streghe e di manuali inquisitori (letture affascinanti che illuminano l’animo umano). Ho poi incrociato la tematica della stregoneria con un altro fenomeno del tempo, ovvero la monacazione forzata. Tale pratica colpiva le donne della nobiltà la cui famiglia non aveva risorse sufficienti per dotarle (le doti monacali erano la metà delle doti conferite in un matrimonio aristocratico).

2. Hai avuto delle difficoltà nella stesura? Se sì, come le hai superate?

Un romanzo storico richiede una approfondita documentazione che si estende alla cultura materiale e al modo di pensare, ben oltre le normali letture storiche. Nel caso ho dovuto approfondire le procedure giuridiche dell’epoca, i manuali degli Inquisitori e le regole monastiche delle clarisse.

3. Cosa ha significato per te la pubblicazione del tuo romanzo?

La pubblicazione di un romanzo non è mai un punto di arrivo e non lo è stata nemmeno per me. La pubblicazione è un business ma se il libro non è promosso scompare nella massa infinita di pubblicazioni analoghe. L’editoria di oggi è una giungla che merita qualche approfondimento.

4. Dov'è ambientata la storia e in quale epoca? 

La storia è ambientata in Valdichiana, una terra tra Toscana, Umbria e Lazio. Allora molto diversa da adesso (oggi verdeggiante, allora impaludata). L’epoca è tra il 1520 e il 1530 quando le milizie lanzichenecche di Carlo V attraversano la Valdichiana e scendono a Roma “per impiccare il papa” ed effettuare il famigerato “Sacco”.

5. Qual è il tuo personaggio preferito del libro?

È un romanzo che parla di donne che si ribellano al loro destino. Melusina, la strega, è una figura complessa, ma anche Mansueta, la monaca, lo è. Tutt’e due come ogni essere umano ha luci e ombre. Tutt’e due sono vittime e carnefici. Il personaggio femminile che mi è rimasto nel cuore è la conversa Placida, una donna stritolata dalla vita senza speranza di riscatto, come capita alle persone reali.

6. Qual è il momento della giornata in cui preferisci scrivere?

Mi alzo dal letto verso le cinque del mattino e comincio a scrivere e lavorare. Vivo a Cetona e la mia casa è affacciata sulla Valdichiana. Il silenzio è assoluto e il tempo sembra immobile come in un affresco di Lorenzetti. Per un autore di romanzi storici che il tempo si fermi è un bel vantaggio!

7. Qual è il tuo scrittore preferito?

Marguerite Yourcenar. Gratis fornisco il nome del poeta preferito: Anna Achmatova.

8. Vorresti dare un consiglio agli aspiranti scrittori?

Il primo consiglio è attingere alla propria esperienza umana. È difficile rappresentare in modo naturale ciò che non è stato vissuto in prima persona o per immedesimazione. Un secondo consiglio è avere una storia da raccontare (non una confessione). Esistono romanzi senza storia ma solo pochissimi sono capaci di scriverli. Questo concetto introduce l’ultimo consiglio: tantissima umiltà e tantissima autocritica. Un primo corollario: il testo è buono solo dopo una decina di revisioni (dell’Autore perché gli editors non sostituiscono l’Autore). Un secondo corollario: non vi innamorate del nome sulla copertina perché è un amore breve e deludente.

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2 commenti

  1. Sono molto affascinata dai romanzi storici, qualsiasi epoca trattino,ma la tematica della stregoneria e di tutti gli orrori che ne sono derivati verso le donne considerate"diverse" è un argomento molto doloroso.Ho letto molto a riguardo e ogni volta mi stupisco della cattiveria e della ferocia dell'uomo verso i suoi simili.
    Grazie per avercelo proposto e complimenti all'autore.

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    1. Grazie per il commento. Ti auguro una bella estate ricca di letture, alla prossima.

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