Maggio dei libri 2020 - In fondo non era poi così cattiva…

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Maggio dei libri 2020 - 
In fondo non era poi così cattiva… 
di Gianpiero Giordano - 
Intervista all'autore

Cari lettori, arrivati ormai al 22 maggio vi sarete chiesti come mai ho deciso di pubblicare un'intervista al giorno ad autori e autrici italiani. 
L'obiettivo è quello di promuovere la lettura, così come vuole fare l'iniziativa del Maggio dei Libri
Ma a questo aggiungo la mia volontà di dar voce ai tanti scrittori esordienti che oggi pubblicano i loro libri per pura soddisfazione. 

Come abbiamo visto, quasi tutti loro hanno risposto alla domanda: "Cosa ha significato per te la pubblicazione del tuo romanzo?" in modo simile. Scrivere e pubblicare un libro è una grande gioia per ogni autore. Trovo che sia bellissimo lasciare un po' di spazio al punto di vista degli scrittori, che tanto si adoperano per farci avere tra le mani opere di incredibile fantasia. 

Voglio anche spronare tutti coloro che mi leggono a provare l'esercizio delle scrittura. Lasciate da parte dubbi e paure e lasciatevi andare alla creazione. Chissà, troverete forse anche voi un'immensa fonte di gioia.

Oggi vi presento In fondo non era poi così cattiva… romanzo scritto da Gianpiero Giordano e pubblicato da Writers Editor nel 2020.



Trama del libro

Anni settanta, una tranquilla città di provincia. Uno spaccato di un mondo che non c’è più; un paesone che non ha ancora subito lo stravolgimento della vita moderna e dove la quotidianità scorre serena senza scossoni.
Un incontro d’amore prezzolato finisce nel sangue e, per l’ispettore Caracciolo inizia la sua prima difficile indagine astigiana. Deve scavare nel torbido mondo della prostituzione. È possibile che solo tre diciottenni di buona famiglia abbiano incontrato l’assassino? È possibile che nessuno di loro abbia notato niente che possa aiutare nelle indagini? Un’unica cosa li vede tutti d’accordo: l’assassino è un militare. Le indagini si spostano così nel vicino Centro di Addestramento Reclute. 
Ma dopo una settimana, altro sangue viene versato. La modalità è la stessa: un rapido colpo di rasoio alla gola e un corpo riverso sul letto insanguinato. Amalia e Maria sono state uccise nello stesso modo.


Intervista all'autore 

1. Come hai avuto l'idea di scrivere “In fondo non era poi così cattiva…"?

Il libro nasce dalla mia passione per i gialli e dall'amore per la mia città. Infatti, oltre alle componenti classiche – omicidio, investigatore, colpevole – è l’occasione di parlare di Asti. In particolare la città degli anni ’70 dipinta da chi quella città l’ha vista scorrere e vissuta, dove il lettore astigiano potrà riscoprire figure, locali, palazzi di un’epoca non troppo lontana eppure già con un sapore vagamente rétro.

2. Quali difficoltà hai superato durante la stesura del libro?

Sicuramente la costruzione della storia. Io credo che ogni giallo possa essere paragonato ad un puzzle dove i lettori, man mano che proseguono nella lettura, devono incastrare i pezzi. La difficoltà è stata quella di fornire tutti i pezzi senza svelare il disegno finale che solo nelle ultime pagine si pavesa.

3. Cosa ha significato per te la pubblicazione del tuo romanzo? 

Certamente una grande soddisfazione. Il libro è stato nel cassetto per molto tempo e solo adesso, con la pensione, ho trovato il tempo di rivederlo e correggerlo. Se piacerà tirerò fuori dal cassetto anche il seguito…

4. Dov'è ambientata la storia e in quale epoca?

Come ho già detto siamo ad Asti nel 1970. La vicenda narrata si incentra tutta sul ritrovamento del cadavere di una delle prostitute che abitualmente fanno la spola fra piazza Campo del Palio e le vie limitrofe, dove hanno le abitazioni nelle quali svolgono regolarmente la loro professione.

5. Qual è il tuo personaggio preferito del libro?

In realtà sono affezionato a tutti i personaggi. Tutti sono protagonisti, dall'ispettore Caracciolo al suo vice Langella, dal gruppo delle prostitute, a partire da quelle più agée Amalia e Marilyn, a quelle decisamente più moderne e trasgressive come “la Spagnola” passando per la storica Tilde,  da Marco, Giampaolo e Andrea ai loro genitori ed amici… senza escludere alcuni personaggi minori che però concorrono a creare piccoli incisi che strapperanno al lettore genuine risate.

6. Cosa pensi che potrebbe piacere ai lettori de “In fondo non era poi così cattiva…”?

Gli appassionati del genere giallo si troveranno invischiati nella caccia all’assassino che spero li possa appassionare trasportandoli, come una macchina del tempo, indietro di circa cinquant’anni. I lettori astigiani ritroveranno inoltre la città come l’hanno vissuta quando erano più giovani.

7. Qual è il momento della giornata in cui preferisci scrivere?

Generalmente di sera. La sera, prima di addormentarmi, mi vengono le idee e il giorno le riporto sul PC.

8. L'ultimo libro o scrittore letto che ti ha segnato.

Nella mia vita ho letto moltissimi libri e mi è difficile scegliere. Per rimanere nel genere e che ho letto molti anni fa, direi che “Io uccido”, del compianto amico Giorgio Faletti, è stato uno di quei romanzi che mi ha “costretto” alla lettura tutta d’un fiato. 

9. Vorresti dare un consiglio agli aspiranti scrittori?

Per carità, sono un esordiente e ho poca esperienza, se togliamo numerose sceneggiature per “cene con delitto”, questo è il mio primo romanzo. Direi comunque che è importantissimo leggere, senza mai stancarsi, e analizzare i diversi stili di scrittura in modo da potersi creare il proprio. L’umiltà di porsi di fronte ai lavori degli altri come chi deve sempre imparare è fondamentale.

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2 commenti

  1. Grazie. Il Blog è sempre molto interessante e grazie per dare voce agli scrittori emergenti.

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